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Nasce a Pontremoli la Residenza Madre Cabrini, una nuova struttura per i DCA

 

 

Quasi non ci si credeva. 

Sabato sera, venendo via da Pontremoli ancora sorpresi e un po’ commossi, ci siamo detti: “E ora come lo raccontiamo tutto quello che abbiamo visto?”.

Ma andiamo con ordine.

Sabato si è tenuta a Pontremoli la consegna degli attestati a chi ha partecipato al corso di Formazione “La diagnosi e il trattamento dei Disturbi del comportamento alimentare e del peso“ che ha visto coinvolti 110 operatori di diverse discipline sanitarie. Il Corso, promosso da Madre Cabrini, e sotto la direzione della Dott.ssa Laura Dalla Ragione, direttore del Centro d’eccellenza di Todi e referente per il Ministero della Salute per tali patologie, ha voluto creare le basi formative per la futura equipe della Residenza per i Disturbi Alimentari e del Peso, che Madre Cabrini si appresta appunto a istituire a breve.

E per noi la notizia è proprio questa: a breve nascerà un centro per la cura dei disturbi alimentari a Pontremoli. Il centro sarà ospitato nella struttura adiacente alla R.S.A. Cabrini (www.pensionatomadrecabrini.it) e opererà seguendo le linee guida già sperimentate nell’esperienza clinica e di ricerca del Centro Palazzo Francisci di Todi e del Centro DAI di Città della Pieve USL Umbria 1.

È previsto che la struttura ospiti alla sua apertura 12 pazienti ma l’obiettivo è di arrivare, a regime, ad ospitarne 48. Per l’avvio dell’attività saranno inseriti: 6 psicologi, 4 fisioterapisti, 6 tecnici della riabilitazione psichiatrica o educatori professionali, 16 infermieri, 16 OSS-OSA, 4 cuochi, 6 operatori generici scelti fra coloro che hanno partecipato al corso di formazione dedicato. 

Il centro è diviso su tre piani.Al piano terra sono previste le aree comuni, una sala laboratorio, la sala pranzo, una palestra, le cucine. Al primo piano si trovano invece le stanze per i degenti, ognuna divisa in due stanze singole con accesso e bagno comune, e la stanza infermieristica. All’ultimo piano, infine, sono previste le stanze per i familiari dei degenti che potranno essere ospitati qualora il piano terapeutico del familiare ricoverato lo permetta.

Oltre a queste “note tecniche”, uno degli aspetti che più ci ha colpito è stato il fatto che sia Mario Bezzi, il responsabile di Madre Cabrini, che la Dott.ssa Concetta Desalvo, direttore sanitario della struttura, abbiano più volte ribadito quanto sarà importante, per chi opererà nel centro, mettere nel lavoro quotidiano il cuore oltre che le competenze acquisite.

 

Ringraziamo infine Stefano Tavilla, dell’associazione Mi nutro di vita, per averci coinvolti a partecipare a questa giornata.

 

 

Carla, Maria Cristina e Enrico